lunedì 1 ottobre 2012

Perdersi non è sempre stato un problema




E cosa sarebbe successo se Cristoforo Colombo o Marco Polo o Ulisse o Hansel e Gretel avessero avuto un navigatore satellitare?
Oggi sembra impossibile muoversi senza un navigatore o un gps che ci dica esattamente cosa dobbiamo fare con quell’odiosa e piatta voce metallica: “fra ottocento metri, girare a destra”. Ok capo, giro giro, e se non lo fai, si incazza anche! 
Noi stessi non ci fidiamo più dei nostri ricordi, del nostro senso dell’orientamento o del nostro intuito, perché beh “è più sicuro accendere il navigatore”.
Ma, chi lo dice che sicuro è meglio?! Le più grandi scoperte sono state fatte per sbaglio, Colombo sbagliando rotta scoprì un continente nuovo, Ulisse continuando a sbagliare la strada di casa, smarrendosi per i mari ha ispirato il più importante racconto epico della storia della letteratura, e Hansel e Gretel, persi nel bosco, ci hanno fatto fantasticare su case di marzapane tutte da sgranocchiare. Perché oggi smarrirsi è diventato un evento tragico? Ho amici, che se non sanno esattamente dove sono, hanno crisi isteriche non indifferenti. Cosa c’è di strano nel girovagare un poco? “se sbaglierò tornerò in dietro, e in ogni caso, in linea d’aria dovremmo esserci”. Ed ecco che hai detto delle parole orrende e degli occhi sgranati e terrorizzati ti stanno fissando. “non ho tempo da perdere” …..aaa…..ora si spiega tutto, beh, non c’è tempo da perdere, nemmeno per sbagliare strada, nemmeno per godersi un po’ il panorama o per fare una deviazione divertente.
Oggi non c’è tempo da perdere! si va, dritti alla meta, e di come ci si arriva, chissenefrega! E così tutta la poesia, le possibilità, le scoperte e le novità  non sono più importanti.
E tanti saluti alla casa di marzapane.

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