“Come
la pioggia prima che cada”…cosa c’è di più affascinate e misterioso di un
titolo simile? Semplice, l’intero romanzo.
Ho appena finito di leggere il libro di Jonathan Coe e effettivamente non ho capito se mi sia piaciuto oppure no. Sicuramente, ho capito che dovrei smettere di acquistare i libri in base al fascino che titoli e copertine hanno su di me.
Ho appena finito di leggere il libro di Jonathan Coe e effettivamente non ho capito se mi sia piaciuto oppure no. Sicuramente, ho capito che dovrei smettere di acquistare i libri in base al fascino che titoli e copertine hanno su di me.
Il
romanzo è narrato in prima persona, da Rosamond, un’anziana donna, che prima di
morire (suicidandosi con wisky e diazepam) decide di lasciare in eredità alla
nipote Imogen la sua storia e quella dell’intera famiglia. Rosamond descrive
quindi una serie di fotografie che ha selezionato ad Imogen, che è cieca dall’età
di tre anni. È già questo, beh è strano…comunque, le fotografie sono ovviamente
solo un pretesto, per avviare l’intera narrazione. La storia della famiglia, è
complicata, intricata e indecifrabile. Guidata
da dinamiche difficili da comprendere per la stessa narratrice. Nel romanzo
vengono toccati moltissimi argomenti importanti, primo tra tutti la
protagonista/narratrice è lesbica e ha vissuto nell’Inghilterra degli anni 50,
vengono poi analizzati i difficili rapporti madre/figlia e le dinamiche amorose
e amicali.
La
cosa che colpisce è il finale. In conclusione, sembra che si sia vicini ad una
scoperta importante, sembra che i misteri che hanno guidato le vicende di un
intera famiglia stiano per essere spiegati. Ovviamente non è così e in meno di
qualche riga tutte le aspettative del lettre vengono illuse. Alla fine, il
destino, le vicende, sono così…inspiegabili, inesistenti, come “la pioggia prima
che cada”, che non esiste, che non è niente. “Il disegno che stava cercando era
scomparso. Peggio ancora, non era mai esistito. Come avrebbe potuto? Quello in
cui aveva sperato era un’invenzione, un sogno, una cosa impossibile: come la
pioggia prima che cada”.Questa la frase conclusiva del romanzo, che lascia il
lettore stupito, insoddisfatto e un pizzico deluso.
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