lunedì 29 ottobre 2012

Imbarazzarsi non è da imbranati!



                                                      


L’imbarazzo, è un emozione, una reazione naturale, che tutti, o quasi abbiamo provato almeno una volta nella vita. È un’emozione che viene normalmente considerata negativa, chi si imbarazza, arrossisce, farfuglia, è in genere considerato “uno sfigato” uno di quelli da prendere in giro, un imbranato insomma. Io, pensandoci su, grazie ad una provocazione lanciata da una rivista, sono arrivata ad alcune conclusioni.

L’essere in imbarazzo, deriva dalla paura dell’impressione che si sta dando agli altri, deriva, diciamo, dall’autoconsapevolezza. Ci si sente in imbarazzo quando si pensa che gli altri ci “esamino”, che vogliano esprimere un’opinione o un giudizio su di noi. Siamo imbarazzati quando conosciamo gli amici o i genitori del nostro/a ragazzo/ragazza, proviamo imbarazzo o ansia, prima di un esame o di un colloquio di lavoro. Ovviamente, la nostra paura di fare “brutta figura” diventa spesso reale proprio per colpa dell’imbarazzo, che ci porta a farfugliare, a non guardare le persone in faccia o che ci fa sudare le mani proprio nel momento in cui dobbiamo presentarci ( con la consueta stretta di mano). In effetti, non tutti hanno di questi problemi, o almeno non tutti si imbarazzano alla stessa maniera. 
Comunque, nella nostra società l’imbarazzo è visto come qualcosa di negativo, le persone che si vergognano appaiono come le più deboli, in realtà per me, questo sentimento andrebbe rivalutato. Se è vero che l’imbarazzo deriva dalla volontà di fare una buona impressione, se è vero che ci si imbarazza perché si teme un possibile giudizio negativo, allora si può dire che ci si imbarazza, quando si ritiene importante l’opinione altrui. Imbarazzarsi, forse non è da imbranati, ma è una caratteristica delle persone altruiste, che sanno e vogliono confrontarsi con chi li circonda, che sanno lavorare in gruppo e stare in gruppo. Insomma, seguendo il mio ragionamento, se una persona non si vergogna mai per nulla, significa che non ha interesse per nulla, che “non gliene frega niente” di nessuno. Che non è interessata a fare bella figura o all’opinione altrui, significa che è una persona egoista.  Che ha quindi un comportamento anti-sociale (con questo non voglio assolutamente cadere in banalizzazioni del tipo “dobbiamo misurare il nostro agire in base alle persone che ci circondano” sono sempre stata convinta che ciascuno debba mantenere la sua libertà di agire e pensare indipendentemente dagli altri). È vero che in alcuni casi sembra che i valori ormai non esistano più, sembra che soprattutto in ambito lavorativo si possa andare avanti solo “calpestando” gli altri. Ma pensandoci bene, io preferirei avere un collega che si imbarazza (e che quindi ritiene importante il mio giudizio/pensiero) oppure preferirei averne uno che se ne frega altamente di me? Preferirei che il mio ragazzo si imbarazzi (almeno un briciolo) di fronte ai miei genitori (per paura di non fargli una buona impressione) oppure no?

Poi, certo, non si può generalizzare, ci sono anche persone che sanno mascherare l’imbarazzo, o che invece di imbarazzarsi, riescono a reagire alle situazioni in altre maniere. Però, se la mettiamo in questo modo, non ci viene spontaneo rivalutare i   comportamenti degli altri e anche nostri?! 

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