venerdì 25 gennaio 2013

Liberi studentati...quando gli studenti occupano dei ruderi



Libere repubbliche dove sperimentare nuovi rapporti sociali” è così che si definiscono alcuni degli studenti che in tutta Italia vivono negli “studentati occupati”.



Questi studentati sono a Roma, Torino, Palermo e Parma, erano edifici fatiscenti, abbandonati e inutilizzati, che gruppi di studenti hanno deciso di ristrutturare e abbellire, fino a fare di questi ex-ruderi la loro abitazione. Già, perché spesso, il costo della vita universitaria è alto, soprattutto per chi deve spostarsi dalla propria città: mantenersi e pagare l’affitto per l’alloggio è impossibile. Agli studentati occupati, invece l’affitto della stanza cosa solo 50 euro, a patto che tutti cooperino per il buon mantenimento dei locali, e che diano una mano nei lavori.
La prima di queste realtà nasce a Roma, nel 2009, con il movimento studentesco dell’”Onda” che protestava contro i tagli e i cambiamenti di Maria Stella Gelmini, il ministro della Pubblica Istruzione di allora. I ragazzi, giovani studenti delusi occuparono il palazzo di via Fortebraccio, che era una proprietà privata in stato di abbandono,dove fondarono il “Point break”. Poco tempo dopo, nascono il “Puzzle” (sempre a Roma) e a Parma l’”Art Lab”. In questi edifici, ristrutturati, decorati, dipinti e reinventati gli studenti vivono e studiano, fissando delle regole comuni, che vanno rispettate ma che non sono imposte dall’alto. Gli studentati sono forme di autogestione, sono una realtà che nasce direttamente dai giovani per i giovani ed è da loro gestita.




Queste forme di occupazione, lo sappiamo tutti sono illegali, nonostante questo, le amministrazioni comunali e i proprietari non hanno mai fatto nulla di concreto per evitarle o interrompere le attività, anzi, in alcuni casi, la politica si è schierata dalla parte degli occupanti. Infatti, ad esempio a Parma, i membri del Movimento 5 Stelle hanno fatto visita ai ragazzi, chiaro segno di accettazione e apprezzamento.
Voi cosa ne pensate? Io, non posso appoggiare del tutto il gesto, occupare proprietà altrui è pur sempre illegale, eppure lodo il risultato. Questi giovani studenti di tutta Italia hanno dimostrato di avere le capacità di portare avanti un progetto, un’idea e di saperla realizzare, hanno dimostrato che forse, i giovani dovrebbero e potrebbero avere più importanza e responsabilità nella nostra società. Hanno dimostrato di sapersi aggregare e saper creare qualcosa a loro misura dal nulla, come a voler dire “se questa società non ha un posto adatto a noi, lo creiamo”!!

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