“Libere repubbliche dove sperimentare nuovi
rapporti sociali” è così che si definiscono alcuni degli studenti che in tutta
Italia vivono negli “studentati occupati”.
Questi studentati sono a
Roma, Torino, Palermo e Parma, erano edifici fatiscenti, abbandonati e
inutilizzati, che gruppi di studenti hanno deciso di ristrutturare e abbellire,
fino a fare di questi ex-ruderi la loro abitazione. Già, perché spesso, il
costo della vita universitaria è alto, soprattutto per chi deve spostarsi dalla
propria città: mantenersi e pagare l’affitto per l’alloggio è impossibile. Agli
studentati occupati, invece l’affitto della stanza cosa solo 50 euro, a patto
che tutti cooperino per il buon mantenimento dei locali, e che diano una mano
nei lavori.
La prima di queste realtà
nasce a Roma, nel 2009, con il movimento studentesco dell’”Onda” che protestava
contro i tagli e i cambiamenti di Maria Stella Gelmini, il ministro della
Pubblica Istruzione di allora. I ragazzi, giovani studenti delusi occuparono il
palazzo di via Fortebraccio, che era una proprietà privata in stato di abbandono,dove
fondarono il “Point break”. Poco tempo dopo, nascono il “Puzzle” (sempre a
Roma) e a Parma l’”Art Lab”. In questi edifici, ristrutturati, decorati,
dipinti e reinventati gli studenti vivono e studiano, fissando delle regole
comuni, che vanno rispettate ma che non sono imposte dall’alto. Gli studentati
sono forme di autogestione, sono una realtà che nasce direttamente dai giovani
per i giovani ed è da loro gestita.
Queste forme di occupazione,
lo sappiamo tutti sono illegali, nonostante questo, le amministrazioni comunali
e i proprietari non hanno mai fatto nulla di concreto per evitarle o
interrompere le attività, anzi, in alcuni casi, la politica si è schierata
dalla parte degli occupanti. Infatti, ad esempio a Parma, i membri del
Movimento 5 Stelle hanno fatto visita ai ragazzi, chiaro segno di accettazione
e apprezzamento.
Voi cosa ne pensate? Io, non
posso appoggiare del tutto il gesto, occupare proprietà altrui è pur sempre
illegale, eppure lodo il risultato. Questi giovani studenti di tutta Italia
hanno dimostrato di avere le capacità di portare avanti un progetto, un’idea e
di saperla realizzare, hanno dimostrato che forse, i giovani dovrebbero e
potrebbero avere più importanza e responsabilità nella nostra società. Hanno dimostrato
di sapersi aggregare e saper creare qualcosa a loro misura dal nulla, come a
voler dire “se questa società non ha un posto adatto a noi, lo creiamo”!!
Nessun commento:
Posta un commento