venerdì 15 marzo 2013

Precario. E se le agenzie del lavoro fossero i nuovi luoghi di culto?


Ultimamente mi sono appassionata all’etimologia delle parole, mi diverte e in alcuni casi mi è di aiuto per capire il vero significato delle parole, o il percorso semantico che le ha portate ad indicare quello che per noi indicano.

Precario, quale termine è più attuale di questo? Sappiamo tutti cosa significa, ma da cosa deriva? 
Precario è l’equilibrio, la salute può essere precaria, ma più di tutto, per noi oggi ad essere precario è il lavoro. Non sicuro, non certo, provvisorio,  l’esatta definizione di precario è “contrassegnato da una provvisorietà costantemente minacciata dal sopraggiungere di eventi pericolosi”. 
E fin qui, niente di nuovo, la parte interessante e per certi versi tragicamente divertente è legata all’etimologia della parola.
Precario è un composto, deriva da "precausitas" (inutilità, inefficacia) e "crecausitas" (limitatezza, mediorcrità). Ecco che dalla combinazione di questi due infelici termini salta fuori "precarius": inutile, o almeno questo era in origine il significato del termine. Il senso moderno, deriva evidentemente da uno slittamento semantico, che da inutile si è trasformato in incerto. Probabilmente dovuto all’influenza di un'altra possibile etimologia derivata da "precem", preghiera che ha come derivato precarium “ottenuto con la preghiera”. 
Ed ecco la parte divertente, quella che fa sghignazzare a denti stretti, amaramente: Precario è colui che prega per ottenere un posto di lavoro, anzi per ottenere la grazia di un lavoro. Ma chi prega? E dove prega? Un dio lavoro non esiste, così come non esiste un luogo di preghiera per questi precari. Anzi, in un mondo immaginario le agenzie del lavoro e gli uffici di collocamento potrebbero diventare i nuovi luoghi di culto dei precari, che potrebbero formare una nuova setta, chissà. Gli annunci lavorativi potrebbero essere letti e cantilenati come un rosario, e una nuova guerra santa indetta contro i villaggi turistici e i luoghi di relax, in cui non si pratica la preghiera al lavoro. 
Forse sto delirando e ovviamente esagerando. L’etimologia di questa parola però non mente. Precario deriva da “inutile” e da“pregare per ottenere”… inutile, così come mediocre e incapace sono aggettivi che non possono essere associati alla maggior parte dei precari (giovani e non) di oggi, ma non mi sento di dissentire dal significato derivante da preghiera. Anche se non dovrebbe essere così, oggi trovare un buon lavoro, un lavoro equamente retribuito e che permetta ai giovani di fare progetti e crearsi un futuro, è davvero un miracolo. E davvero i precari “pregano” per un lavoro migliore, sperano di trovare un buon lavoro, speranza e fede non sono per certi versi sinonimi? Chi prega, spera, ha fede….quindi, sì l’etimologia è calzante. La cosa assurda è che “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”….beh forse allora dovremmo modificare un poco la cosituzione “l’italia è una Repubblica fondata sulla speranza di un lavoro”.
Beh adesso in effetti mi pare che ci sia davvero poco di divertente, la situazione è davvero inquietante.

Ecco quale è la forza della parola, la capacità di farci riflettere e di aprire in noi nuovi orizzonti.

6 commenti:

  1. Ebbene sì...io faccio parte della categoria che tutti i giorni prega nella speranza di trovare un lavoro.
    I centri per l'impiego non sanno nemmeno cosa sia la parola collocamento e ultimamente nemmeno le agenzie interinali.
    Ci toccherà andare al muro del pianto :)

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  2. Si, io sto ancora finendo l'università, ma conosco la situazione!! think positively !! ci resta solo questo!! :) in bocca al lupo!

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  3. Anche io sono ancora sui libri per ora..
    Ps: grazie per la visita, se mi segui mi farebbe molto piacere!
    Io ti seguo già :)

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  4. ciao!scopro il tuo blog grazie all'iniziativa di kreattiva. tua nuova folower!
    se ti va passa a trovarmi ;)
    http://ideeincantate.blogspot.it/
    mariella

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  5. Ora et labora...eh si il mondo del lavoro ormai è un gran casino!
    Il tuo sito è bello, fresco, originale e intelligente, complimenti!

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  6. Grazie mille, sono contenta che ti piaccia!! :)

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