La
Allende è così, o l’adori, o non la capisci. Non può sicuramente lasciarti
indifferente, o ti piace, o non puoi leggerla, o ti cali del tutto nel suo
mondo e vivi i suoi racconti, oppure ne resti completamente all’esterno e li
trovi sconclusionati e folli.
Io
la adoro. Adoro il suo modo di fondere realtà e fantasia, i suoi romanzi, dalla
Casa degli spiriti a Inès dell’anima mia al Diario di Maya a La Figlia della Fortuna, ( e ne cito solo alcuni, ma potrei portare
come esempio anche tutti gli altri scritti) descrivono fatti e storie
inventati, calati però perfettamente in un determinato periodo storico e in un
preciso contesto geografico. Le vicende che narra, sono ambientate in diversi
contesti storici, dalla dittatura di Pinochet, alla conquista del Cile nel
1840, dalla ribellione degli schiavi caraibici, alla storia contemporanea.
La Allende, fonde
religione, culti popolari, esoterismo e magia in un unico modo di vivere e di
affrontare la realtà, come se tutto fosse effettivamente possibile, aprendo gli
orizzonti dei lettori a modi di pensare e agire diversi dai propri. Spiriti,
presentimenti, presenze, riti magici e cure naturali, ecco cosa popola questi
racconti. Il tutto rende avvincente e misteriosa la narrazione, il cui punto di
forza, è però la trama. Le protagoniste di questi romanzi, sono quasi sempre
donne, a volte anche
generazioni di donne, nonne, madri e nipoti, spesso legate da un filo
invisibile che unisce le loro vicende. Le donne dell’Allende sono lottatrici,
sono donne forti, capaci di grandi cose, che combattono, che hanno degli
ideali, guidate dall’istinto e soprattutto dall’amore, valore fondamentale, che
legato alla fierezza e all’onore guida tutte le vicende. Non manca il motivo
autobiografico, con il toccante Paula, una sorta di diario autobiografico in
cui dolore, sofferenza e amore per la figlia morente si fondono.
Il
ritratto che la Allende fa del mondo femminile può sembrare banale, classiche
eroine che inseguono un sogno e lo raggiungono. E invece non è così, le sue,
non sono eroine, sono donne, piene di difetti e spesso contorte, sono donne
irrazionali ma decise. Che cercano in ogni modo di raggiungere il loro
obbiettivo, che hanno grandi sogni e ideali, che sanno combattere e
sacrificarsi. Che credono. Prima di tutto credono. All’amore, in qualche Dio o
divinità, nella natura, in loro stesse, nelle forse dell’universo. Credono,
hanno fede in qualcosa e questo da loro da forza di affrontare mille e più
avventure e disavventure.
I
libri dell’Allende, non sono semplici romanzi o storie d’amore, sono mondi
paralleli, dominati dall’istinto e dai sentimenti, ed è per questo che mi
piacciono tanto. Perché mi permettono di perdermi e fantasticare, di calarmi in
un mondo parallelo, diverso, in cui tutto è possibile.
Opere di Isabel Allende
-La
casa degli spiriti
-D’amore
e d’ombra
-Eva
luna
-Il
piano infinito
-Paula
-Afrodita
-La
figlia della fortuna
-Ritratto
in seppia
-La
città delle bestie
-Il
mio paese inventato
-Il
regno del drago d’oro
-La
foresta dei pigmei
-Zorro.
L’inizio della leggenda
-Inès
dell’anima mia
-La
somma dei giorni
-L’isola
sotto il mare
-Il
quaderno di Maya
-Le
avventure di Aquila e Giaguaro
anche a me piacciono moltissimo i suoi libri e per le stesse motivazioni. non c'e altro da aggiungere, hai detto tutto tu :)
RispondiEliminaGià, è una scrittrice che rapisce!! grazie mille per il commento, passo a sbirciare il tuo blog!! :)
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